‘Acquedotto Predosa – Acqui Terme. L’interconnessione delle reti per la soluzione delle criticità nell’approvvigionamento idropotabile dell’ATO6’_ Sala del Consiglio Comunale, Acqui Terme – 12 giugno 2008
Il giorno 12 Giugno 2008, alle ore 17.00, presso la Sala del Consiglio Comunale di Acqui Terme, Piazza Levi 12, si è tenuto un convegno dal titolo ‘Acquedotto Predosa – Acqui Terme, L’interconnessione delle reti per la soluzione delle criticità nell’approvvigionamento idropotabile dell’ATO6’, promosso dall’A.ato6 “Alessandrino” e dalla Città di Acqui Terme insieme alla Provincia di Alessandria, alla Regione Piemonte e al’Amag S.p.a.
Dopo i saluti del Sindaco di Acqui Terme, Danilo Rapetti, del Presidente della Provincia di Alessandria, Paolo Filippi, dell’Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Nicola De Ruggiero, sono intervenuti il Dirigente Pianificazione delle Risorse Idriche, Orazio Ruffino ed il Presidente di Amag S.p.A., Lorenzo Repetto.
Durante la Tavola Rotonda – coordinata dal Direttore dell’ATO6 Renzo Tamburelli – il Sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio, l’Assessore al Comune di Acqui Terme, Daniele Ristorto, il Sindaco del Comune di Predosa, Mario Trucco e l’Assessore alla Provincia di Alessandria, Gianfranco Comaschi, si sono confrontati sul tema dell’incontro, in particolare approfondendo i diversi aspetti legati all’opera realizzata per risolvere definitivamente la criticità di Acqui Terme e degli altri centri dell’ATO che, storicamente durante il periodo estivo, sono stati oggetto di ricorrenti crisi idriche dovute al prosciugarsi della falda del torrente Erro da cui si alimenta l’impianto comunale.
Il Piano d’Ambito dell’ATO6 ha previsto l’interconnessione delle principali reti di distribuzione per mezzo di un anello, in grado di trasferire la risorsa dove necessita, che si approvvigiona dalle attuali fonti, integrate da ulteriori punti di captazione (nuovi campi pozzi , eventuali invasi).
L’opera realizzata consiste nella costruzione di un nuovo campo pozzi nel Comune di Predosa (con l’utilizzo di un pozzo già esistente e la perforazione di ulteriori due pozzi) e nella posa della condotta di collegamento con la Città di Acqui Terme con una diramazione verso l’acquedotto della Val Badone – oggetto anch’esso di ricorrenti crisi idriche – per una lunghezza totale di circa 28 Km.